Secondo le prime informazioni raccolte da Tiburno, la scoperta del furto è avvenuta verso le ore 19 di ieri sera da parte di un collaboratore dell’associazione. Il volontario, mentre passeggiava col cane, ha notato la cassetta della posta divelta, si è avvicinato alla struttura e si è reso conto dell’effrazione. A quel punto, ha allertato gli altri volontari che sono immediatamente accorsi e davanti ai loro occhi si è palesata una scena da dimenticare.
Ma non è finita. Infatti i volontari hanno trovato alcuni scatoloni pieni di derrate sul retro del magazzino davanti ad un buco sulla recinzione realizzato appositamente per fuggire nei campi adiacenti. Altri scatoloni zeppi di olio, parmigiano e scatolame erano stati invece assiepati sul lato anteriore del magazzino.
Le ipotesi sono due: o i ladri sono stati disturbati dall’arrivo del collaboratore, oppure viaggiavano con un mezzo a bordo del quale non c’era spazio per tutta la refurtiva e sarebbero tornati a caricare il resto durante la notte.